Qualcuno di voi ricorderà quando si giocava in cortile con le biglie e i barattoli, quando il mondo dei bambini era un tempo sospeso, un’attesa.

Molto tempo è passato da allora, forse neanche così tanto, ma molte cose sono cambiate. Anche il gioco, infatti, come altri aspetti della vita, può essere una lente per osservare e scoprire il mondo. Città del sole ne ha posto in evidenza fin dagli albori la funzione creativa e in questo ha precorso i tempi. Ora certamente il contesto si è ulteriormente modificato, nell’inevitabile evoluzione dei costumi e delle abitudini; l’infanzia ha acquisito un ruolo di valore e non solo di attesa, ha conquistato la parità di età, si potrebbe dire. E, come altre uguaglianze, anche questa contribuisce a unire le persone. Giocando, finalmente, ci si riunisce e non ci si isola. I genitori con i figli e con i nonni, perché il gioco è diventato un punto di incontro. Quindi, forse, non ha più tanto senso parlare di età, ma piuttosto di momenti.

La nostra proposta vuole plasmarsi proprio su questa voglia di stare insieme, ognuno con le sue peculiarità, ed esprimere sé stessi e la propria personalità nel terreno comune del gioco. Una proposta quindi senza tempo e senza età, per tutta la famiglia, ma sempre una risposta adeguata a esigenze che cambiano.